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Author: CUCS

L’emozione della normalità

A Roma oggi si percepisce un’atmosfera strana, si capisce che non è un giorno come gli altri. 65000 anime vanno allo stadio a giocare la loro partita come ha chiesto Mourinho, centinaia di migliaia si organizzano per una serata romanista. Qualcuno vuole vederla da solo, qualcuno in gruppo… le pizzerie sono piene di ordinazioni (stasera chi cucina?)…. stasera alle 21.00 la Città si ferma e tutti a guardare la partita.

Mi chiedevo, ma è vero che a Roma non si vince da tanto, troppo tempo, peró questa partita per noi non è una novità. La Roma negli ultimi 5 anni è alla sua terza semifinale europea, e questa è anche la meno importante. Dovremmo essere abituati a queste gare.

Poi ho capito… le altre volte contro Liverpool e Manchester la semifinale di ritorno era molto compromessa, mentre oggi siamo tutti consapevoli che possiamo passare, e vogliamo passare, e dobbiamo passare.

La Roma ce lo deve, deve darci la gioia di rigiocare una finale europea, e tutto sembra troppo perfetto perchè non debba succedere. Siamo tutti pronti a scendere in campo, e poi noi abbiamo Mourinho!

Daje Roma !

Inter – Roma per sorprendere

A Milano per sorprendere. la partita di stasera è il primo dentro/fuori di una stagione finora piuttosto deludente, ma che ci vede ancora in corsa per tutti gli obbiettivi stagionali.

Leggendo qua e là sembra una partita proibitiva. La Roma settima in classifica, che perde 9 volte su 24 partite e che pareggia in casa col cagliari cosa puó fare contro la capolista che già le ha rifilato 3 goal in campionato?

Eppure questo Inter Roma potrebbe essere proprio una partita che riserva sorprese. Quelle gare (fatte le debite proporzioni) tipo Roma Barcellona dove escono fuori orgoglio, carattere, testa.

La sfida secca è sempre imprevedibile, e conquistare una semifinale è una ghiotta opportunità. Potremmo restare piacevolmente sorpresi da quello che vedremo.

Forza Roma

Maitland-Niles primo rinforzo di gennaio per la Roma

Maitland-Niles primo rinforzo di Gennaio per la Roma

Maitland-Niles è il rinforzo scelto da Mourinho come alternativa a Karsdorp sulla fascia destra. Giocatore che è stato una grande promessa ma che ha attraversato un periodo di difficoltà, adeguatamente motivato può essere qualcosa di più di un rincalzo. Può giocare anche a centrocampo, molto dinamico, e con un buon dribbling. Arriva con la formula del prestito secco di 500.000 euro più altrettanti di bonus legati alle presenze.

Previste oggi le visite mediche a Londra e poi il viaggio verso Roma, dove non sarà necessario rispettare la quarantena in quanto il giocatore si è negativizzato da poco.

Giocatore fisicamente forte con i suoi 180 cm, destro naturale e tanta grinta al servizio della squadra, potrebbe essere già disponibile per la partita del 9 Gennaio all’olimpico contro la Juventus.

Maitland-Niles

Quasi fatta per Maitland-Niles alla Roma

Roma ed Arsenal stringono per il trasferimento di Maitland-Niles. Il giocatore inglese ha avuto un confronto con i Gunners nel quale ha fermamente manifestato la volontà di andar via. L’Arsenal ha preso atto della volontà del calciatore e si sta muovendo per trovare alternative, e sta cercando di trovare una formula che sia gradita anche alla Roma. L’arrivo di Maitland-Niles oltre a risolvere il problema di una valida alternativa a Karsdorp consentirebbe di avere un ricambio in più anche a centrocampo vista la duttilità del giocatore. Nelle prossime ore si aspetta la fumata bianca.

Roma Liverpool 84

UN ROMANZO GIALLOROSSO (intervista)

L’11 dicembre 2021 è stato pubblicato sulla rete di distribuzione Amazon il romanzo Saturno se ne frega – il grande ritorno anulare, una storia a tinte giallorosse. L’autore, con lo pseudonimo di Celestino Barbaron, ha costruito l’intreccio di una storia ai limiti della fantascienza, che prende vita in una Roma travolta dalla pandemia di Covid-19 per arrivare nel cuore degli anni ’80.La trama promette di affrontare diversi temi: l’amicizia, la famiglia, il legame con il proprio quartiere, quello con la città eterna, il magico e l’impossibile…

In estrema sintesi il protagonista, Tommaso Bernardino, viene coinvolto in un incidente stradale con un veicolo che viaggia contromano sul Grande Raccordo Anulare. Scoprirà che quello è un modo sorprendente per viaggiare nel tempo. Le vicende successive lo porteranno ad avere sia la giusta motivazione che l’estrema disperazione per compiere la folle impresa. Sarà un tuffo nostalgico negli anni ’80 che farà riemergere abitudini e usanze di un periodo che ha segnato tutti quelli che lo hanno vissuto.

Tra le imprese in cui il protagonista vorrà cimentarsi ce ne è una che ci è particolarmente cara: cambiare le sorti della finale di Coppa dei Campioni del 1984. Roma Liverpool. L’uomo, su cui ruota l’intera narrazione, è un tifoso della AS Roma e l’amore verso la squadra giallorossa permea l’intero romanzo. Ne parliamo direttamente con l’autore a cui abbiamo rivolto le seguenti domande.

Che ruolo ha l’amore per la Roma nel romanzo?

Direi che la prima idea, la prima scintilla per la nascita di questa storia è nata da lì. Mi sono detto: “voglio scrivere una storia in cui qualcuno torna indietro nel tempo con il desiderio di cambiare le sorti di quella partita”. Un desiderio inconfessabile, persino fanciullesco se vogliamo, ma potente. Quella finale di Coppa dei Campioni è una ferita ancora aperta in ogni tifoso giallorosso,perciò tentare di cambiarla, almeno nella fantasia, mi è sembrato un modo per cercare di cicatrizzarla e per permettere, a chiunque volesse, di poterla sfoggiare con un motivo di vanto in più. Perché quello che siamo, in definitiva, è anche frutto di quella notte maledetta e magnifica. Avevo poco meno di undici anni all’epoca. Il ricordo di quella giornata e di quella successiva sono ancora fortemente vivi in me. Ho dedicato alcuni capitoli proprio alla descrizione di quella fanciullesca sofferenza. Il lettore avrà la possibilità di rivivere il 31 maggio del 1984 con gli occhi del protagonista bambino, per poi rivivere il 30 maggio con quelli dell’adulto intento a cambiare il destino di quella finale.
L’amore per l’AS Roma permea però tutto il romanzo e non solo per questa singola partita. Ad esempio incontriamo per la prima volta il protagonista proprio all”Olimpico. Nella semifinale di Champions League del 2018… guarda caso sempre con il Liverpool e anche questa volta con un esito negativo. Un altro personaggio importante sarà immerso in un Roma-Inter vinto con una bomba su rigore del grande Ago. C’è Roma-Dundee mentre accadono altri fatti importanti. Ci sono altrettanti eventi crucialia Trigoria dove i tifosi avranno un ruolo decisivo sulla missione del protagonista.

Tra i personaggi del libro ci sono anche volti noti e amati di quella Roma, giusto?

Certo che sì. In primis Nils Liedholm. Personaggio chiave per questa vicenda. Con lui il protagonista riuscirà a instaurare un certo tipo di rapporto. Ma nei dialoghi del romanzo c’è spazio per piccole battute anche di altre star dell’epoca. Agostino, Bruno, Ciccio… persino il Divino. Non ci crederai, ma c’è spazio in qualche modo pure per Mourinho. Insomma, per cambiare le sorti di quella partita il protagonista ha dovuto studiare bene la faccenda. Del resto, cosa fareste voi, avendone la possibilità, per dare un corso diverso a quel Roma Liverpool?

Anche tu hai studiato però?

Tutte le vicende narrate sono frutto di fantasia, ma moltissimi degli eventi narrati sono reali. Questo rende la fiction stessa più credibile nel suo contesto immaginario. La risposta è quindi sì. Ho studiato parecchio. Mi sono rivisto la partita intera per altre quattro volte, tanto per dirne una… e ogni volta è stata una sofferenza. Ma lo studio è andato oltre, andando a ricercare delle chicche che però non vi posso anticipare. 

E i tifosi?

I tifosi della Roma sono la Roma. Sono ovunque perché Tommaso è uno di loro. Inoltre, il romanzo sarà l’occasione per dare una ripassata a certi cori da Stadio di una volta. Sarà l’occasione per partecipare a discussioni tra il protagonista e i suoi amici che fanno parte del nostro quotidiano. Discuteranno di plusvalenze, di colpe, di nostalgia dei tempi andati, del desiderio di vincere e di quello di essere quello che si è. Mi sono chiesto più volte: se quel Roma Liverpool l’avessimo vinto, saremmo stati gli stessi di oggi? È una domanda che mi fa paura, perché a volte penso che certe ‘sliding doors’ potrebbero portarti bacheche più cariche di trofei, ma anche anime meno ricche. A volte mi cullo nell’idea che la Roma non abbia vinto così tanto nella sua storia per tutelare i tifosi migliori del mondo. Per lasciarli tali: i migliori. Forse così un giorno arriveremo a vincere senza mai dimenticare quello che siamo stati.

Nel romanzo però non c’è solo l’AS ROMA, ma anche la città di Roma, a partire dal GRA

Il Raccordo è magico, come la Roma. Del resto, solo la Roma e il GRA ci fanno sentire uniti anche se siamo lontaniJ. Quanti di noi hanno avuto la sensazione che sul Raccordo il tempo trascorra in maniera diversaE‘ un posto magico e infatti l’ho fatto diventare un portale temporale. Meno male che ci sono le radio romane a tenerci compagnia, anche quelle faranno la loro comparsa nella storia. Oltre al GRA ci saranno altri luoghi importanti per le vicende narrate. Porta Portese ad esempio, ma anche San Lorenzo. E i quartieri di periferia: luoghi natii del protagonista: Settebagni e Castel Giubileo.

E ovviamente non si parla solo di Roma e della Roma…

Esatto. Cosa fareste voi se poteste tornare indietro nel tempo? Negli anni ’80? Ve lo dico io… la prima cosa è che vorreste diventare ricchi sfondati con Totocalcio, Totip e il mitico picchetto… e poi magari oltre a voler cambiare le sorti di quel RomaLiverpool vorreste provare a cambiare altro. Be’ il protagonista tenterà di cambiare le sorti del Festival di Sanremo, proverà a salvare una vita così importante per il suo migliore amico. Cercherà di incontrare se stesso e di disinnescare soprusi… insomma, forse quello che farebbe ognuno di noi.

Per concludere: il protagonista resterà nel passato o tornerà da dove è venuto?

Ora mi chiedi troppo 😉

felix afena genoa roma

Felix Afena-Gyan alla scoperta del gioiellino che fa sognare Roma

Una spenta ed anonima partita a Marassi si trasforma in pochi minuti in una di quelle partite che potrebbero essere ricordate anche tra 20 anni.

Nella mente di ogni tifoso della Roma si cela il sogno che Genoa Roma 0-2 possa diventare come quel Roma Foggia giocatasi il 4 Settembre 1994 quando un ragazzino di diciotto anni realizzò la prima delle sue 307 marcature in maglia giallorossa.

Avremo tempo per gettare acqua sul fuoco, perché in fondo goal a 18 anni li hanno fatto anche Sadiq ed Okaka, e non sono diventati esattamente Francesco Totti, ma ci prendiamo qualche ora per coccolare il sogno di poter finalmente tornare a parlare di un nuovo “gioiellino” da crescere in prima squadra.

Il fatto è che ieri Felix Afena di goal ne ha fatti due, uno più bello dell’altro, e sono stati come un raggio di sole in un cielo grigio di nuvole. La Roma, reduce da diverse partite che definire deludenti è poco, era arrivata all’ottantesimo di gioco contro un modesto Genoa senza riuscire a scardinarne le difese.

Abraham non era riuscito nemmeno a tirare in porta, Shomurodov si era divorato un gol grande come una casa, e tutto faceva pensare all’ennesima serata deludente. Poi dalla panchina si alza Felix, e tutti, ma proprio tutti ci siamo domandati… “Ma Zaniolo??”. Se la Roma non avesse vinto chissà quante polemiche, con il più grande talento della squadra in panchina e un ragazzino della primavera in campo.

Forse qualcuno più ottimista si sarà ricordato che anche nell’ultima volta che la Roma aveva vinto una partita (Cagliari Roma) l’equilibrio era stato rotto dall’ingresso di questo ragazzino, ma a 18 anni non è che puoi chiedergli sempre di togliere le castagne dal fuoco.

Evidentemente però il piccolo Felix Afena, ghanese con un passato difficile alle spalle, ha la personalità e la grinta giusta per non sentire il peso dell’età, ed al minuto 82 riceve una bella palla da Mkhitaryan e segna un bellissimo goal piazzandola di piatto con la giusta precisione e potenza. Un gol solo in apparenza semplice, ma ne abbiamo visti sbagliare di ben più facili da giocatori navigati. Quando ti arriva quella palla intanto devi avere la freddezza di prendere la decisione giusta, e quindi non spararla di potenza ma di colpire di precisione, e poi devi avere il piede per farlo, tenendola bassa ed infilando lo spazio tra palo e portiere.

Bel gol insomma, sarebbe già bastato. Le feste, gli abbracci con tutti i compagni, la Roma che torna a vincere con il gol di Felix Afena che avrebbe vissuto un bel momento di gloria. Evidentemente però non era abbastanza per diventare leggenda, e così a 10 secondi dalla fine del recupero, Afena si prende una palla sulla trequarti, se la porta avanti un paio di metri e lascia partire un tiro a giro forte, teso, preciso che si infila sotto l’incrocio dei pali. Un goal meraviglioso che trasforma una notte da protagonista nell’inizio di una favola.

Ora caro Felix verrà il difficile, cioè confermarsi. Perché adesso tutti si aspetteranno che tu ad ogni partita farai colpi del genere ed invece non è giusto chiedertelo. La cosa giusta è che torni in panchina, perché ancora non puoi essere pronto per prenderti la Roma, e che quando sarai chiamato in causa entrerai in campo senza strafare perché quei colpi non riescono sempre, ed il vero campione è quello che impara quando è il momento di provarli e quando invece bisogna fare le cose semplici. L’importante per ora è che ci hai fatto vedere che quelle giocate nei tuoi piedi ci sono, ne arriveranno sicuramente altre.

Cresci con calma Felix Afena-Gyan.

Calciomercato, Roma forte su Diogo Dalot

La Roma sta attraversando un momento di difficoltà. Le ultime partite hanno evidenziato diversi problemi, primo tra tutti la carenza di ricambi all’altezza in alcuni ruoli.

La buona notizia è che Mourinho e Pinto sono perfettamente consci del problema ed hanno le idee chiarissime su come tentare di risolverlo già nel mercato di gennaio.

Terzino destro, Roma forte su Diogo Dalot

Il ventiduenne portoghese terzino destro del Manchester United a Roma verrebbe volentieri. Dopo l’esperienza al Milan fatica a trovare spazio nel Manchester United, e tornerebbe in un campionato dove si era inserito piuttosto bene.

Il club inglese d’altra parte sta cercando di arrivare a Trippier dell’Atletico Madrid, operazione che le consentirebbe di lasciare andare Dalot.

Il problema potrebbe essere la formula, il Manchester sarebbe disposto ad un prestito con obbligo di riscatto a non meno di 15 milioni, la Roma vorrebbe un obbligo vincolato a determinate condizioni e magare limare di qualcosa la cifra per il riscatto.

L’impressione è che l’operazione è già piuttosto avanti, anche perché quello è per la Roma il primo ruolo da puntellare.

Per il centrocampo ritorno di fiamma per Héctor Herrera

La Roma ha assolutamente anche bisogno di un centrocampista di livello, e tra i tanti nomi quello che in questo momento appare favorito è Héctor Herrera

Il centrocampista messicano è in scadenza e non gioca titolare, si potrebbe liberare per una somma abbordabile.

Mkhitaryan potrebbe partire

L’armeno è una delle delusioni più grandi della stagione. Sembra l’ombra del giocatore determinante dello scorso anno. Probabilmente in estate si è fatto un matrimonio non proprio voluto dal giocatore, che ha perso motivazioni e voglia.

Gli obiettivi stagionali sono ancora tutti a portata di mano, è necessario tenere botta fino a gennaio ed intervenire in modo mirato per riconquistare il quarto posto che significherebbe possibilità di intervento più corpose nel prossimo calciomercato estivo.

Roma Bodo è brutta ma rimediabile

Prima di guardare la partita ieri sera, alzi la mano chi non aveva nel cuore un briciolo di desiderio di vendetta. Una bella goleada ai pescatori di salmone norvegesi ver mettere in pari il pesante risultato di qualche settimana fa. Invece purtroppo le cose non sono andate come sperato. Non solo non abbiamo fatto la goleada ma non abbiamo neppure vinto, complicando le cose nel girone.

La Roma col pareggio di ieri resta seconda, ad un punto proprio dal Bodo Glimt e con uno solo di vantaggio dallo Zorya.

La qualificazione dipende ancora da noi, il primo posto no. La Roma nel prossimo turno affronta proprio lo Zorya all’Olimpico, mentre il Bodo gioca in casa con il Cska. Se vinciamo siamo sicuri della qualificazione, ma per il primo posto dobbiamo sperare che il Bodo pareggi almeno una partita tra CSKA in casa e Zorya (a quel punto speriamo già eliminato)fuori casa.

Non vincere il girone di Conference sarebbe brutto, sia moralmente che a livello di immagine, e obbligherebbe una rosa già corta a fare gli straordinari affrontando una terza classificata ai gironi di Europa League.

Insomma male, ma non sarebbe irreparabile, c’è comunque la concreta possibilità di andare avanti. Inutile piangerci addosso, ora è davvero arrivato il momento di reagire

La Roma aveva iniziato bene la stagione con una bella serie di vittorie, ma nelle ultime 6 partite ha vinto solo la sfida di Cagliari.

Vero è che pesano come macigni una serie di errori arbitrali impressionanti per la continuità. Lazio, Juve, Milan, Bodo… dateci il nostro e sicuramente avremmo raccolto di più. Ma risultati a parte la Roma non sta piacendo.

Paghiamo il pessimo momento di alcuni giocatori importanti come Abraham, Veretout, Mkytarian, e la speranza è che il prossimo ciclo di partite sulla carta non difficilissime sistemi il morale e rilanci una squadra che nel potenziale ha tutto per riprendersi questa stagione, perché è ancora dentro a tutti gli obiettivi.

Roma – Bodo Glimt, 40.000 cuori vogliono vendetta

Questa sera alle ore 21:00 la Roma ritrova il Bodo Glimt. La rovinosa sconfitta per 6-1 di due settimane fa ha fatto sì che questa partita sia diventata importante ai fini della vittoria del girone. La Roma infatti è stata scavalcata proprio dal Bodo, e se vuole riconquistare il primo posto ed evitare spareggi e ripescate dall’Europa league deve solo vincere.

Nella conferenza stampa prepartita Mourinho ha mostrato serenità. Probabilmente uno come lui che ha vinto tutto e soprattutto ha vinto tutte le competizioni più importanti non si emoziona per una sfida europea di serie B.

Tuttavia siamo sicuri che l’umiliante sconfitta rimediata contro gli svedesi faccia sì che giocatori ed allenatore si sentono in debito con i tifosi.

Ben 40.000 romanisti saranno presenti allo stadio celando nel cuore un desiderio di vendetta. Vincere non basterà, bisognerà vincere largamente dimostrando che la partita di andata è stato solo un episodio che non si ripeterà.

La formazione sarà praticamente quella titolare, con Abraham determinato a smorzare sul nascere i primi mugugni ed i primi dubbi sul suo valore. Nelle prossime partite contro avversari sulla carta non irresistibili la Roma ha la possibilità di sistemare la propria classifica in Europa e in Italia, e gettare acqua su qualche polemica di troppo.