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Blog – CUCS

Roma Udinese pagelle

Roma – Udinese, le pagelle: la Roma sceglie di soffrire ma vola a 12 punti.

Una partita dai due volti. Nel primo la Roma domina totalmente la gara, passando in vantaggio e tenendo sempre la palla, ma non ha la cattiveria e la determinazione per fare il goal della tranquillità. Nel secondo tempo ovviamente l’Udinese prova a spingere e i giallorossi scelgono di non fare un cazzotto per uno, arretrano il baricentro e cercano di controllare. Col punteggio di 1-0 chiudersi troppo non è una scelta che ci piace, ma chi vince ha sempre ragione e allora andiamo a giocarci questo derby con 12 punti in 5 partite, una classifica che avremmo firmato tutti col sangue fino a un paio di mesi fa.

Le Pagelle:

Rui Patricio: 6,5 Intervento goffo nel finale di primo tempo. Non prendiamo goal solo per un intervento miracoloso di Mancini, poi però salva il risultato con un paio di interventi mica male.

Karsdorp: 6,5 Buona gamba e l’attenzione giusta, concede poco soprattutto nel primo tempo, nel secondo cala un po’.

Mancini: 7,5 Io da lui mi farei accompagnare alla posta a ritirare i soldi. Mi da sicurezza solo a guardarlo, piaciuto sia nella versione col cerotto che senza, salva un goal praticamente fatto con un intervento che ancora non ho capito come ha fatto.

Ibanez: 7 I maligni potrebbero dire vicino a Mancini so bono pure io, ma lui è attento, puntuale e quando deve spazzare spazza.

Calafiori: 7 un voto in più per l’assist bellissimo. Nell’azione è evidente la complicità dell’avversario troppo morbido, ma lui ci mette del suo. Il resto della partita sufficiente.

Smalling: 6,5 Mou capisce che Calafiori ha finito la benzina e lo mette in campo, ce lo aspettavamo dall’inizio ma lui si è fatto trovare pronto.

Veretout: 6 Non è quello delle prime partite, sembra stanco ma non c’è tempo per riposare.

Mkhitaryan: 6,5 Piaciuto tanto. Poco fumo e tanto arrosto, è prezioso fino all’ultimo e non si ferma mai

Cristante: 6,5 Perde qualche palla di troppo ma la sua è una presenza pesante, partita più che sufficiente.

Zaniolo: 6,5 Prende un palo ma di questi tempi alla Roma i pali li prendono tutti. Manca qualcosa allo Zaniolo che ricordiamo ma la strada è giusta, magari un goal al derby lo potrebbe sbloccare definitivamente.

Pellegrini: 6,5 Primo tempo versione 2021/2022, secondo tempo versione 2020/2021. Nel complesso una buona prova, non meritava che gli venisse tolto il derby, espulsione che grida vendetta.

Shomurodov: 6 Mourinho lo mette a fine partita per perdere tempo, ma lui non ha capito e momenti segna.

El Shaarawy: 6 Subentra e fa il suo, in attacco le soluzioni non mancano. Nel derby potrebbe giocare lui con Mikhitaryan a fare il Pellegrini.

Abraham: 7,5 In questo giocatore si vedono lampi di classe superiore. Una partita che decide lui con un goal da attaccante di razza, ma ci fa vedere colpi di tacco, aperture e tanto aiuto in difesa. Andateci voi a staccare di testa con Abraham in area… e poi.. questo canta pure l’inno! Quanto ci piace…

All.: Mourinho: 7 La Roma soffre troppo e concede occasioni a tutti, ma stiamo commentando la 7 vittoria in 8 partite. Ma che gli vuoi dire?

Roma – Udinese senza la testa al Derby

Stasera alle 20.45 scende in campo la Roma che contro l’Udinese ha come obiettivo unico quello di riprendere da dove aveva lasciato prima di Verona.

Con il Derby alle porte Mourinho potrebbe scegliere di non far giocare a Zaniolo tre partite in sette giorni. Pérez sembra candidato ad un posto da titolare, ma potrebbe meritare continuità anche El Sharawi. In difesa è probabile una conferma di Smalling che ha bisogno di minuti nelle gambe.

Mourinho comunque non farà stravolgimenti perché arrivare al derby con 12 punti è fondamentale per il morale della squadra e nonostante la pesantissima sconfitta dell’ultimo turno rispetta molto l’Udinese che è avversario decisamente pericoloso.

Roma-Udinese, le probabili formazioni

ROMA (4-2-3-1): 1 Rui Patricio, 2 Karsdorp, 23 Mancini, 6 Smalling, 13 Calafiori; 17 Veretout, 4 Cristante; 11 Pérez, 7 Pellegrini, 77 Mkhitaryan; 9 Abraham.
A disp.: 67 Fuzato, 63 Boer, 24 Kumbulla, 19 Reynolds, 3 Ibanez, 65 Tripi, 8 Villar, 22 Zaniolo, 42 Diawara, 14 Shomurodov, 92 El Shaarawy, 21 Mayoral.
All.: José Mourinho

UDINESE (3-5-1-1): 1 Silvestri; 50 Becao, 17 Nuytinck, 3 Samir; 16 Molina, 11 Walace, 5 Arslan, 37 Pereyra, 19 Larsen; 10 Deulofeu; 23 Pussetto.
A disp.: 20 Padelli, 66 Piana, 2 Perez, 4 Zeegelaar, 93 Soppy, 87 De Maio, 8 Jajalo, 24 Samardzic, 6 Makengo, 9 Beto, 45 Forestieri, 69 Ianesi.
All.: Luca Gotti

Giorgio Rossi

Giorgio Rossi

Quando parliamo dei più importanti personaggi che hanno reso grande la As roma, accanto alle figure di calciatori, allenatori e presidenti non possiamo non menzionare un massaggiatore: il grandissimo Giorgio Rossi.

Giorgio Rossi era certamente molto più di un massaggiatore per la Roma. Era una persona i cui valori, l’empatia, la generosità nei confronti del prossimo sono stati universalmente riconosciuti, ed hanno accompagnato la storia giallorossa per ben 55 anni, dal 1957 al 2012. È l’unico tesserato giallorosso ad aver vinto i due scudetti del 1983 e del 2001.

Gli avversari hanno amato l’uomo, noi tifosi abbiamo avuto l’onore di apprezzare anche la sua passione romanista. Nell’ultima partita prima del pensionamento la curva gli dedica uno striscione:

La Curva Sud ti rende omaggio. Lode a te Giorgio Rossi“. 

In rete si trovano decine di aneddoti sul profondo affetto che per decenni ha legato Giorgio Rossi a tutto l’ambiente del calcio in particolare quello romanista, a me piace ricordarne uno personale che mi ha aiutato a capire meglio la grande generosità dell’uomo:

Ero poco più di un bambino, parliamo della seconda metà degli anni 80. Avevo mio Zio in ospedale per un problema cardiaco, e nella stanza era ricoverato anche Giorgio Rossi. Quando mi hanno detto questa cosa nella mia testa di piccolo romanista non ho pensato che non era il momento opportuno. Quando i miei andarono a fargli visita in ospedale e mi chiesero “vuoi che diciamo qualcosa a Zio per te?” Istintivamente dissi: “si, se può chiedere al massaggiatore della Roma l’autografo dei giocatori”.

All’epoca non mi sembrò niente di speciale quando mio zio tornato dall’ospedale si presentò a casa con un bellissimo poster autografato in originale da praticamente tutta la squadra. Nulla più di un bellissimo gadget che mi ha fatto compagnia per anni in cameretta.

Oggi però da adulto in quel poster riesco a vedere molto di più, riesco a riconoscere un’anima generosa. Quell’uomo, in ospedale per motivi abbastanza seri, si è preoccupato di farsi mandare dai “suoi” calciatori quello che un ragazzino mai visto e conosciuto gli aveva chiesto. Il solo pensiero che in qualche modo se ne sia occupato parlando di me a qualcuno che è andato a trovarlo, me lo fa ricordare ogni volta che vedo calciatori che arrivano da star su macchinone costosissime e testa bassa. Che sfrecciano davanti a bambini che aspettano ore fuori un cancello per poter avere solo una foto o un autografo.

Giorgio Rossi era così. Il bravissimo massaggiatore che salvò la vita di Lionello Manfredonia aprendogli i denti con le forbici e facendogli la respirazione bocca a bocca. Quello che per oltre mezzo secolo ha riscaldato i muscoli di Bruno Conti, Falcao, Nela, Totti, Batistuta, Montella. L’uomo che uscendo fuori dalle proprie mansioni aveva sempre un consiglio e una parola per tutti, che si preoccupava dei litigi tra compagni e provava ad accomodarli, quello che sapeva tutto di tutti perché tutti glielo raccontavano, e lui lo teneva per se.

Se ne è andato il 23 Settembre del 2018 uno dei simboli di un calcio ormai dimenticato. Oggi probabilmente i calciatori faticano a ricordare il nome del proprio massaggiatore, ma per i giocatori della Roma dal 1957 al 2012 chi si occupava dei muscoli era qualcosa di più speciale che un semplice collaboratore.

Ciao Giorgio, ci manchi tanto.

Derby di Roma: biglietti esauriti

Domenica 26 Settembre alle ore 18 è in programma la stracittadina, con l’attesissima sfida tra la Lazio di Sarri e la Roma di Mourinho. Le partite in programma domani saranno fondamentali per arrivare al derby con il morale alto e la testa libera.

La capienza dell’olimpico è ridotta al 50%, ed è facile immaginare che i posti disponibili saranno completamente occupati.

Per quanto riguarda la Roma i biglietti a disposizione dei tifosi nei vari settori erano 9000, e 9000 sono stati già venduti. Terminata la vendita di 6500 posti in prelazione ai vecchi abbonati sì è passato ai restanti tagliandi che sono andati esauriti nel giro di poche ore.

Sei punti nelle prossime due partite consentirebbero alla Roma di ricominciare a sognare e lasciarsi alle spalle la brutta caduta di Verona.

Step by step pensiamo prima a l’Udinese domani sera, la squadra ha qualcosina da farsi perdonare.

Verona - Roma 2021 Pagelle

Verona – Roma – Le Pagelle

Le nostre paure più profonde si sono materializzate in un secondo tempo da incubo. Avevamo detto della necessità di battere il Verona e dei timori che era lecito avere, e siamo stati tristi profeti. La Roma come era già capitato subisce, e stavolta non ci salva il VAR, il palo o Rui Patricio, e prendiamo 3 pappine dall’’ultima in classifica. Prima o poi doveva succedere. La sconfitta non cambia moltissimo la nostra classifica che resta buona, a patto di disintegrare l’Udinese e poi giocare un Derby con ben altra qualità.

Le Pagelle:

Rui Patricio: 6 Prende 3 goal ma merita la sufficienza per un paio di parate

Karsdorp: 5,5 non sfonda quasi mai, e viene spesso messo in difficoltà dagli avversari. Unico merito l’assist per Pellegrini.

Mayoral dal 78 mo: sv la partita era già persa, lui non incide

Mancini: 5 sembrava la solita prestazione sicura, ma poi Caprari gli rovina la giornata.

Ibanez: 6 non ha particolari colpe sui goal, lui il suo lo fa.

Calafiori: 5 praticamente davanti non si vede mai, fosse almeno granitico dietro. Serataccia.

Smalling: dal 78mo: Mourinho prova la difesa a tre ma i risultati sono scarsi.

Veretout: 5,5 Partita non da Veretout. Un po’ fuori dal gioco, e quando manca lui la luce si spegne.

Mkhitaryan: sv dal 65mo: qualche minuto e un po’ di voglia ma non aiuta molto.

Cristante: 6 Dacci oggi il nostro palo quotidiano. Per il resto gara d’ordigno

Zaniolo: 6 Zaniolo sta crescendo, la stagione della Roma dipenderà tanto da lui. Buona applicazione nelle coperture preventive un pochino assente davanti.

Perez dal 65mo: 6 Come un accendino che prova ad accendere, ma la legna è bagnata e si spegne dopo poco.

Pellegrini: 7,5 Un goal bello bello bello… sblocca la partita nel momento più importante e poi gioca bene, propizia anche il pareggio.. la sensazione è che alla fine ci creda un po’ troppo forzando la giocata.

Shomurodov: 5,5 Non una grande giornata. Pochi spunti, ci ha abituato a ben altro.

El Shaarawy dal 65mo: 6 perché si vede la voglia, un tiro che sfiora il palo e poco altro.

Abraham: 4,5 Dal gigante inglese visti i mezzi praticamente illimitati è lecito aspettarsi tanto ma tanto di più. Oggi praticamente inesistente se non per il lancio che innesca Pellegrini nell’azione del 2-2. Deve migliorare.

All.: Mourinho: 5 È un voto per la partita. Il Verona non vinceva da febbraio e la classifica diceva zero punti. Non doveva mai finire così.

Verona Roma

Verona – Roma o si vince o si vince

Verona – Roma sulla carta è una partita semplice. Basta guardare la classifica, tre partite nove punti la Roma, tre partite zero punti il Verona. Il classico testacoda, cosa diavolo mai potrebbe succedere per impedire alla Roma che sa solo vincere di proseguire la marcia con l’obiettivo di arrivare al derby della sesta giornata a punteggio pieno? Proviamo ad analizzare i pericoli dell’incontro di Domenica pomeriggio. Di cosa dovremmo aver paura?

Calo di tensione?

Tendiamo ad escluderlo. In altri momenti sarebbe stato il pericolo numero uno, la Roma è specializzata nello sprecare occasioni e steccare quando meno te lo aspetti. Dopo qualche vittoria ci sentiamo forti e scivoliamo sulla prima buccia di banana. Però quest’anno in panchina c’è Mourinho, uno che i cali di tensione non sa nemmeno cosa siano, e quindi da questo pericolo siamo tutelati. Non è qui che rischiamo di inciampare.

Nuovo allenatore per il Verona?

In tutta onestà avremmo preferito salutare Di Francesco. Quando una squadra in confusione è meglio se le cose restano come sono. Certo Tudor non è un fenomeno e non ha la bacchetta magica, però il cambio allenatore tende sempre a dare uno scossone, e siccome a nessuno piace perdere male la prima, aspettiamoci dal Verona concentrazione e barricate. Poi però guardiamo le formazioni e… no, per quanto il Verona vale più di zero punti in classifica anche ad allenatori invertiti non ci dovrebbe essere storia. No, non può essere Tudor a spaventarci.

La nostra solita sfortuna?

No, mi rifiuto di fare lo scaramantico. Quest’anno non possiamo dire che la Dea bendata ci sia avversa. In questo momento sembra tutto girare bene, e poi contro il Verona anche se prendi due pali devi riuscire a vincere la partita.

La settimana delle Coppe Europee?

Ecco, questo può spaventare. Giocare in Europa soprattutto di Giovedì è un problema. Non tanto per la stanchezza dovuta alla partita visto che Mourinho ha potuto far riposare quasi tutti i titolari, e nemmeno per il viaggio visto che abbiamo giocato a Roma, però giocare il Giovedì significa praticamente avere solo due giorni di tempo per preparare la partita. Non è un caso se la settimana delle coppe porti poi a qualche risultato a sorpresa la Domenica. Auguriamoci che non sia questo il caso.

E se il pericolo per la Roma fosse la Roma stessa?

Lo ripetiamo spesso, perché più si vola in alto più si rischia di farsi male: la Roma è meno forte di quanto tutti noi pensiamo in questo momento. Potevamo pareggiare contro la Fiorentina in dieci, potevamo pareggiare o addirittura perdere contro il Sassuolo che oggi perde in casa col Torino. La Roma non ha rubato le sue vittorie, i goal annullati erano tutti da annullare anche se per un capello, ha avuto pali a favore ma anche contro, una parata di Rui Patricio fa parte del suo lavoro e vale quanto un gran goal di Abraham. Il problema è che sembriamo concedere troppo in tutte le partite e quindi bisogna aver rispetto anche del Verona con zero punti, perché le loro tre o quattro occasioni probabilmente le avranno e se saranno concreti potrebbero indirizzare la partita nel modo peggiore. La speranza per scacciare via questi brutti pensieri è che partiremo forte e con la voglia di chiuderla presto, perché se è vero che qualche settimana fa avremmo firmato tutti per 10 punti dopo 4 partite Domenica o si vince o si vince, non esiste nessun’altra possibilità che essere primi anche Domani sera, a guardarci juve – Milan con la pipa in bocca a pensare se sia meglio avere la Juve a -11 oppure guardare anche il Milan dall’alto in basso. Verona – Roma o si vince o si vince!

Probabili Formazioni:

VERONA (3-5-2): Montipò; Dawidowicz, Gunter, Magnani; Faraoni, Hongla, Ilic, Barak, Lazovic; Lasagna, Simeone. All.: Tudor

ROMA (4-2-3-1): Rui Patricio; Karsdorp, Mancini, Ibanez, Vina; Cristante, Veretout; Zaniolo, Pellegrini, Mkhitaryan; Abraham. All.: Mourinho

Roma – CSKA 5-1 – Le Pagelle

Chi ben comincia… passa il girone! La Roma fa il suo ma lo fa molto bene superando un avversario non irresistibile ma abbiamo memorie recenti di partite semplici lasciate per strada.

LE PAGELLE

Rui Patricio 6 poteva fare di più sul goal su cui non è il principale imputato, per il resto quando gli arriva la palla c’è sempre e sembra rendere sempre tutto facile.

Karsdorp 6.5 insostituibile anche perché non esiste il suo sostituto, se la cava bene sulla fascia.

Ibanez (1’ st) 6 balla un po’ ma quando c’è da spazzare lui sta lì e spazza.

Mancini 6.5 Non ci piace sul goal, ma poi si riscatta segnando e facendo una buona gara.

Smalling 6,5 Buon rientro, i minuti nelle gambe li mette, potrebbe trovare anche il goal ma si Abrahmizza e prende il palo.

Calafiori 6.5 prova incoraggiante, con la chicca di quell’assist a Pellegrini per un goal tutto romanista.

Kumbulla (77’) 6 vede il campo, prende coraggio

Villar 6 Lui è l’imputato principale per il goal preso, prestazione nel complesso non sufficiente ma stasera insufficienze non ne do.

Veretout (58’) 6 si mette lì e gioca, forse non serviva farlo entrare.. che Dio ce lo mantenga in forma.

Diawara 6 non gioca male, ma qualcuno gli dovrebbe spiegare che la palla si può passare anche a più di 5 metri di distanza.

Cristante 6 (58’) vedi Veretout

Carles Perez 6 potrà dire in giro di aver fatto a pugni, occhio nero e tanto fumo in partita, sembra sempre che debba fare qualcosa di incredibile ma alla fine l’arrosto non arriva mai. La cosa migliore è aver fatto mandar via un avversario.

Pellegrini 7,5 Il secondo goal fatto litigando con la palla davanti al portiere riuscendo a piazzarla con un doppio tocco involontario dimostra che questo è il suo momento. Il primo invece è di una bellezza unica. Continua la fase Up.

Abraham (74’) 6.5 Primo goal all’Olimpico, e manco brutto… poco?

El Shaarawy 7 tiraggir, suatta, botta… chiamatele come volete, ma a lui piace segnare così, scordatevi il tocco sotto porta, bravo faraone.

Shomurodov 7 Movenze da grande giocatore, in qualche occasione poteva fare di meglio ma nel complesso ogni volta che la Roma fa qualcosa, lui fa qualcosa.

All.: Mourinho 7 Anche col turnover la garanzia che non ci saranno piu Roma – Spezia finché lui sarà in panchina

Roma CSKA SOFIA

Conference League Roma – CSKA Sofia

Esordio casalingo per la Roma nel girone della Conference League. Un concreto obbiettivo stagionale come dichiarato dal tecnico giallorosso che rispetto al campionato farà un turnover mirato e ragionato. Il pubblico intanto risponde presente con l’ennesimo sold out stagionale grazie alla politica dei prezzi e all’entusiasmo scatenato dalle prime e sempre vittoriose prestazioni stagionali. La Roma è pronta ad un’altra vittoria.

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