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Calciomercato

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Juric ai titoli di coda: Mancini pronto a prendere le redini della Roma

Salvo imprevisti, il destino sembra ormai segnato. Indipendentemente dal risultato che, come tutti, speriamo sia positivo, Roma-Bologna potrebbe essere l’ultima panchina di Juric alla guida della nostra squadra. Il bilancio, inutile girarci attorno, è desolante: dopo la prima, promettente vittoria contro l’Udinese, sono arrivate solo tre vittorie (tutte di misura e piuttosto casuali), tre pareggi e ben quattro sconfitte. Ma la cosa peggiore è che la Roma appare in totale involuzione, e la sensazione, guardandola in campo, è che senza un cambiamento non potremo fare altro che peggiorare. Anche se Juric non è l’unico colpevole, e nessuno qui lo considera incapace, serve una scossa per cercare di rimettere insieme i cocci.

Tutti gli indizi portano a Roberto Mancini come probabile successore. Scelta giusta? Parliamo di un tecnico che ha vinto ovunque, uno che di trofei ne ha portati a casa 13 tra Fiorentina, Lazio, Inter, City e Galatasaray, per non parlare dell’Europeo conquistato con la Nazionale da outsider. Un profilo vincente, preparato e di grande esperienza, ideale per dare inizio a un progetto a medio termine, sapendo bene che i risultati non arrivano subito e che servirà pazienza. Con Mancini, la panchina della Roma sarebbe in mani salde.

Squadra Periodo Risultati Principali Trofei Vinti
Fiorentina 2001-2002 Serie A: Salvezza Coppa Italia (2001)
Lazio 2002-2004 Serie A: 4° posto Coppa Italia (2004)
Inter 2004-2008 Serie A: 3 Scudetti (2006, 2007, 2008) 2 Coppe Italia (2005, 2006), 2 Supercoppe Italiane
Manchester City 2009-2013 Premier League: 1 Scudetto (2012) FA Cup (2011), Community Shield (2012)
Galatasaray 2013-2014 Süper Lig: 2° posto Coppa di Turchia (2014)
Zenit San Pietroburgo 2017-2018 Campionato russo: esperienza breve
Nazionale Italiana 2018-2023 Euro 2020: Campioni d’Europa Euro 2020 (2021)

Eppure, il suo passato alla Lazio rimane una nota dolente. Mancini non è certo paragonabile a un Pedro qualunque; per la storia di quegli sbiaditi è un’icona, uno che ha portato il 90% dei trofei della loro bacheca sia da giocatore che da allenatore. Questa è una cosa che mi disturba, inutile negarlo. Comprendo che Mancini sia un professionista e che il suo legame con la Lazio sia stato solo una parentesi di carriera, ma, nonostante accetti la sua scelta, questo alone biancoceleste mi infastidisce. Detto ciò, Mancini potrebbe davvero essere l’uomo giusto per la Roma.

E cosa ci si può aspettare dal “Mancio” in panchina? Uno dei suoi punti di forza è l’adattabilità: nel tempo è passato dal gioco spettacolare dei primi anni a un calcio più pragmatico, meno scintillante ma più efficace. La sua filosofia di gioco è propositiva: costruzione dal basso, mantenimento del possesso palla per creare spazi tra le linee avversarie, sfruttati al meglio con verticalizzazioni rapide che esaltano le qualità dei nostri giocatori offensivi. È probabile che adotterà una difesa a quattro, con un trequartista che tende ad accentrarsi per lasciare spazio agli esterni. Tuttavia, Mancini non è un integralista e saprebbe adattarsi alle caratteristiche della nostra rosa, che, anche se non eccelsa, vale certamente più del dodicesimo posto attuale.

In conclusione, Mancini sarebbe probabilmente il miglior nome tra quelli disponibili. Personalmente, lo preferisco di gran lunga ad Allegri, e non è il momento di fare esperimenti con tecnici emergenti o stranieri. A questo punto, andrei oltre il suo passato e gli darei le chiavi della squadra, ma solo in ottica di un progetto a medio termine. Se scegli Mancini, scegli un percorso: gli dai il tempo di costruire in questa stagione e gli prepari una squadra più vicina alle sue esigenze per l’anno prossimo. Basta cambiamenti repentini e soluzioni a breve termine. Con Mancini, alla Roma, si potrebbe finalmente costruire qualcosa di solido e duraturo.

ROMA: Una strategia nel segno della discontinuità e degli investimenti sostenibili

L’abbiamo scritto più volte, quest’anno la campagna acquisti della Roma è nel segno della discontinuità. Finalmente, la Roma investe. Giocatori giovani, e soprattutto di proprietà, che garantiscono un patrimonio non solo tecnico, ma anche economico per la società. Ma come è possibile che una società che negli ultimi anni ha sempre chiuso il mercato con saldo zero, o addirittura in positivo, quest’anno abbia già speso 60 milioni e domani probabilmente ne chiuderà uno da 35?

La risposta è nei numeri del bilancio. Ricordiamo sempre che non sono i proprietari a mettere i soldi per il mercato; i soldi li tira fuori la Roma con le sue risorse. In modo molto intelligente, la Roma ha approfittato di molti contratti in scadenza e di fine prestito di calciatori che hanno portato poco alla causa giallorossa a dispetto di stipendi faraonici. Nel prossimo esercizio, risparmierà la bellezza di 50 milioni di euro in stipendi!

Una Strategia Vincente

Cosa ha fatto la Roma con questi risparmi? Ha investito. Quando acquisti un calciatore, il costo che porti a bilancio oltre allo stipendio è l’ammortamento di quanto si paga per il cartellino. Quindi, i nuovi acquisti non impatteranno per il costo totale, ma per quel costo diviso per gli anni di contratto del calciatore. In modo sorprendente, scopriamo che dei 50 milioni risparmiati, la Roma ne ha impegnati fino ad ora poco più di 20. Restano quindi disponibili ancora ben 30 milioni ai quali possiamo aggiungere le plusvalenze generate da Belotti (5 milioni) e Aouar (12 milioni) che sono plusvalenze piene essendo arrivati a parametro zero.

Anche senza considerare il tesoretto che arriverà dalla cessione di Calafiori, ad oggi, facendo un po’ i conti della serva, il bilancio della Roma ha un grande beneficio economico da questa pur dispendiosa campagna acquisti. E continuerà ad averlo anche domani, quando la Roma chiuderà per Dovbyk, che andrà ad impattare tra stipendio e ammortamento per circa 14 milioni l’anno.

Pagamenti Dilazionati e Sostenibilità

Inoltre, la Roma è stata molto brava anche ad ottenere pagamenti dilazionati. Se avesse dovuto pagare tutti i cartellini in un’unica soluzione, avrebbe probabilmente avuto problemi di liquidità. Invece, tutti i nuovi acquisti saranno pagati in 3-4 anni. Riassumendo, anziché pagare stipendi esorbitanti, spendendo meno dello scorso anno, la Roma sta mettendo dentro giocatori giovani, forti e funzionali. Applausi.

Chiaramente, il mercato non è ancora finito, e ci sono almeno tre-quattro colpi ancora da piazzare. Ci saranno comunque anche movimenti in uscita (certamente Abraham, speriamo Karsdorp) che manterranno la situazione in equilibrio positivo.

Il Ruolo dei Tifosi

Un’ultima considerazione va fatta sull’incremento dei ricavi, merito nostro, con i continui sold out allo stadio, il merchandising e gli abbonamenti TV. La strada è giusta e speriamo che anche tecnicamente la squadra faccia il suo nella prossima stagione. Oggi si mettono le fondamenta affinché i prossimi mercati siano solamente di aggiustamento.

Forza Roma!

Calafiori nessun rimpianto

Calafiori, la Roma non può avere rimpianti

Riccardo Calafiori si appresta a passare all’Arsenal per una cifra monstre che supera i 50 Ml di Euro. Il fatto che sia un giocatore calcisticamente nato a Roma e di nostra proprietà, e la cifra a cui è stato ceduto dalla Roma che è enormemente più bassa dell’attuale valore di mercato fanno ovviamente mangiare le mani a tutti i tifosi della Roma. La sensazione è un po’ come aver avuto in tasca il biglietto vincente della lotteria e non averlo controllato prima di regalarlo a qualcuno. Ma è veramente così? Si può rimproverare alla Roma di non aver saputo valutare un diamante che aveva in casa e di averlo venduto al prezzo di uno zircone?
Io non sono tenero con questa proprietà che ha fatto una serie importanti di sbagli, ma nel caso #Calafiori mi sento di assolverla perchè il fatto non costituisce reato.
A Roma ogni anno escono decine di ragazzi dalla primavera, e tutti vengono attentamente valutati. I più promettenti esordiscono in serie A, e possiamo fare veramente tantissimi nomi… Pagano, Pisilli, Missori, Majchrzak, Tahirovic, Keramitsis, Volpato, Felix, Bove, Zalewski, Calafiori tanto per restare agli ultimi anni mentre decine di altri ragazzi salutano senza avere questa possibilità. Il “premio” dell’esordio è solo un primo step, dopodichè pochi di questi ragazzi riescono ad avere una certa continuità nell’essere convocati e di giocare qualche partita… di tutti quelli citati gli unici ad aver avuto modo di essere schierati con un minimo di regolarità sono stati Tahirovic Felix Bove Zalewsky e Calafiori.
Poi però una squadra come la Roma deve fare delle scelte e di questi Zalewsky e Bove sono diventati giocatori molto considerati nelle turnazioni, e sono rimasti a Roma mentre gli altri per diversi motivi sono stati messi sul mercato. Il problema è che non si possono tenere tutti.
Riguardo Calafiori la Roma lo ha provato, permettendogli di fare diverse presenze in campionato ed coppe europee, partite in cui Calafiori non ha sfigurato e nemmeno impressionato e così dopo un prestito al Genoa andato piuttosto male, è arrivata alla decisione di cederlo. La Roma incassa per Calafiori 2,6 Ml dal Basilea, mantenendo una percentuale sulla rivendita del 40%, e purtroppo c’e’ stato un passaggio di troppo perchè dopo che Riccardo fa una buona stagione, il Bologna lo acquista per 4ml portando così l’incasso dei giallorossi a circa 4ml totali, e poi una stagione alla grande con un determinante cambio di ruolo, ed il prezzo che si è impennato in modo scecondo me esagerato.
Si perchè per quanto Calafiori abbiamo visto abbia grande potenziale, è un ragazzo che dal punto di vista fisico è fragile come un cristallo, e la stagione passata rappresenta una eccezione visto che nella sua breve carriera da quando ha esordito in A Calafiori ha saltato 76 partite per infortunio. Riassumendo, io credo che se la Roma lo avesse tenuto Calafiori non sarebbe esploso, ed in tutta onestà credo anche che il vero giocatore non sia quello visto al Bologna e che in Premier avrà tante ma tante difficoltà, quindi ovviamente dispiace per non averne sfruttato il potenziale ma penso che la Roma abbia fatto quello che doveva… per completezza riporto le pagelle di tutte le partite disputate con le maglie di Roma e Genoa dove ha giocato almeno 30 minuti… non sono tante e complessivamente non sono nemmeno di qualità, non c’era possibilità di pensare che il ragazzo potesse fare un salto di qualità cosi evidente:

STAGIONE 2020-2021
Cluj – Roma
Riccardo CALAFIORI 6 – Esordisce in Europa e lo fa con una buona personalità. Nella parte finale della gara scala da esterno di centrocampo a terzo di difesa.

Roma – Young Boys
Riccardo CALAFIORI 7 – Gioca in maniera seria, con applicazione e senza la minima traccia di paura. Quando può calciare, poi, ha la dinamite al posto del sinistro: sfiora il gol per due volte, lo trova al terzo tentativo. Dopo gravi infortuni e Covid, una serata da ricordare.

Shaktar – Roma
dal 58′ Riccardo CALAFIORI 6 – Gioca bene, senza esagerare, i palloni che gli capitano a disposizione

Roma – Ajax
Riccardo CALAFIORI 7 – Partita timida per 70 minuti, poi si inventa la percussione sulla sinistra da cui nasce la rete di Dzeko. Ha coraggio da vendere: giocatore sa seguire con attenzione

Ajax – Roma
Dal 29’ Riccardo CALAFIORI 6 – Certo, non è Spinazzola. Ma la sua, con un ingresso a freddo non semplice, è comunque una gara onesta e senza sbavature.

Roma – Atalanta
Riccardo CALAFIORI 6 – A sinistra, diligente e impegnato nella fase difensiva. Ammonito per un fallo su Zapata. Esce all’intervallo per un infortunio.

STAGIONE 2021-2022

Zorya – Roma
Riccardo CALAFIORI 6,5: le ali avversarie non gli provocano alcun grattacapo e lui si accampa all’altezza del vertice dell’area nemica. Riferimento costante per l’attacco.

CSKA Sofia – Roma
Riccardo CALAFIORI 6,5 – Primo tempo un po’ timido, nella ripresa sale di livello e offre un grande assist a Pellegrini per il 3-1.

Bodo – Roma
Riccardo CALAFIORI 4 – Dalle sue parti il Bodo Glimt affonda come e quando vuole. Lascia buchi grandi come voragini.

verona – Roma
Riccardo CALAFIORI 5,5 – Timido, svolge il compitino senza esagerare. Nella ripresa soffre difensivamente

Roma – Udinese
Riccardo CALAFIORI 7 – La partita si sblocca grazie a una sua fantastica cavalcata sulla sinistra e a un assist al bacio per Abraham. Giocata decisiva. Ha mezzi tecnici e personalità.

COL GENOA

Fiorentina – Genoa
CALAFIORI 4 – L’esordio del prodotto del vivaio della Roma con il Genoa è un disastro su tutta la linea: Nico Gonzalez lo ridicolizza costantemente e davanti non si vede mai.

Genoa – Inter
Dal 61′ CALAFIORI 6 – Un paio di sgroppate in fascia e tanta sofferenza nel finale

Mourinho

Mourinho ed un rinnovo che predice il futuro

José Mourinho ed il rinnovo di contratto, una situazione che sta assumendo sempre più i contorni di uno stallo alla messicana. Il tecnico Portoghese ha un contratto fino al 2024, ma uno come lui può scegliere il proprio futuro come meglio desidera perché non ha e non avrà mai problemi a trovare un altro club che lo soddisfi dal punto di vista tecnico, oppure come nel caso dell’Arabia Saudita di ricevere un’offerta indecente (si parla di 120 Ml di Euro per due anni) che fanno tremare le gambe anche a chi come lui di soldi non ha bisogno e che in carriera ha sempre dimostrato di non farne una priorità. Il rinnovo o il non rinnovo di Mourinho in un certo senso ci permetterà di capire quale sarà a medio termine il futuro della Roma, inteso come potenziale economico, e che tipo di investimenti hanno nella testa i Friedkin.

LO STALLO DI MOU

Mourinho in questi due anni si è molto legato a Roma ed alla Roma. Nonostante qualche minoranza di tifosi che lamenta un gioco non scintillante la grande maggioranza lo idolatra e gli è riconoscente per il trofeo europeo che ha riportato la Roma a vincere qualcosa dopo tanti anni, e se dovesse sfruttare il sorteggio non proibitivo e raggiungere la finale di Europa League questo rapporto si cementerebbe ancora di più. Ma Mou non è un sentimentale, ma un professionista. Per questo potrebbe scegliere di restare a Roma e di rinunciare a una montagna di soldi solo ed esclusivamente se si sentirà totalmente appagato da quello che la dirigenza della Roma potrà promettergli dal punto di vista tecnico e prospettico.

I milioni Sauditi sono davvero tanti, e anche se le cifre non fossero quelle dei rumors di questi giorni ma qualcosina di meno Mou avrebbe la “responsabilità” di convincere il suo staff che non guadagna come lui, a rinunciare a quei soldi per sostenere un progetto tecnico che non è esattamente quello di una squadra di primissima fascia.

In sostanza Mou prende tempo, aspetta, si guarda intorno. Cerca di capire intanto cosa i Friedkin vogliono e possono fare nella prossima campagna di rafforzamento. Lui sa perfettamente di non essere in un club al quale può andare a chiedere Mbappé, ma vorrebbe magari poter scegliere qualche nome importante ed avere delle alternative che siano credibili per poter giocarsi qualcosa di più di un quarto-quinto posto in campionato. Poi c’è lo spettro plusvalenze. Una Roma che ne uscisse fuori penalizzata e quindi ridimensionata nelle ambizioni probabilmente gli toglierebbe ogni stimolo e chiederebbe di poter liberarsi a Giugno. Per finire Mourinho aspetta perché crede che il cammino in Europa League possa aggiungere forza alla sua posizione per poter chiedere qualcosa di più in termini economici e tecnici alla proprietà.

LO STALLO DEI FRIEDKIN

Anche i Friedkin attraverso Pinto prendono tempo. Lo stile degli americani proprietari della Roma è sempre stato quello di non affrettare i tempi, anche perché il contratto scade si a Giugno ma del prossimo anno, e quindi dal loro punto di vista c’è modo di aspettare e valutare la posizione del tecnico anche in base ai risultati sportivi ottenuti in questa stagione che ovviamente vanno ad influenzare le possibilità di spesa nel calciomercato.

IL NOSTRO PUNTO DI VISTA

Mourinho non è uno che deve essere legittimato da un contratto a lungo termine per avere il polso della squadra, ed eventualmente si può giocare a calcio anche senza Mou (e come dimostra il Napoli con il cambio Ancelotti-Spalletti andare alla grande). Tuttavia non proseguire questo rapporto sarebbe la certificazione che nel breve periodo le ambizioni della Roma non andranno oltre la mediocrità e non ci saranno (salvo jolly pescati dalle infinite possibilità che il calciomercato offre tipo Dybala) colpi ad effetto e giocatori importanti che non siano a fine carriera o da rilanciare.

Insomma incrociamo le dita e speriamo nel rinnovo, sia per l’importante segnale che darebbe, e sia perché Mou è un grandissimo allenatore, e non ci sono alternative alla portata che possano essere migliori di lui, anche per l’immagine e lo charme che apporta ai nostri colori che diventa importante come già abbiamo visto quando andiamo a trattare i calciatori.

Forza Roma.

Maitland-Niles primo rinforzo di gennaio per la Roma

Maitland-Niles primo rinforzo di Gennaio per la Roma

Maitland-Niles è il rinforzo scelto da Mourinho come alternativa a Karsdorp sulla fascia destra. Giocatore che è stato una grande promessa ma che ha attraversato un periodo di difficoltà, adeguatamente motivato può essere qualcosa di più di un rincalzo. Può giocare anche a centrocampo, molto dinamico, e con un buon dribbling. Arriva con la formula del prestito secco di 500.000 euro più altrettanti di bonus legati alle presenze.

Previste oggi le visite mediche a Londra e poi il viaggio verso Roma, dove non sarà necessario rispettare la quarantena in quanto il giocatore si è negativizzato da poco.

Giocatore fisicamente forte con i suoi 180 cm, destro naturale e tanta grinta al servizio della squadra, potrebbe essere già disponibile per la partita del 9 Gennaio all’olimpico contro la Juventus.

Maitland-Niles

Quasi fatta per Maitland-Niles alla Roma

Roma ed Arsenal stringono per il trasferimento di Maitland-Niles. Il giocatore inglese ha avuto un confronto con i Gunners nel quale ha fermamente manifestato la volontà di andar via. L’Arsenal ha preso atto della volontà del calciatore e si sta muovendo per trovare alternative, e sta cercando di trovare una formula che sia gradita anche alla Roma. L’arrivo di Maitland-Niles oltre a risolvere il problema di una valida alternativa a Karsdorp consentirebbe di avere un ricambio in più anche a centrocampo vista la duttilità del giocatore. Nelle prossime ore si aspetta la fumata bianca.

Calciomercato, Roma forte su Diogo Dalot

La Roma sta attraversando un momento di difficoltà. Le ultime partite hanno evidenziato diversi problemi, primo tra tutti la carenza di ricambi all’altezza in alcuni ruoli.

La buona notizia è che Mourinho e Pinto sono perfettamente consci del problema ed hanno le idee chiarissime su come tentare di risolverlo già nel mercato di gennaio.

Terzino destro, Roma forte su Diogo Dalot

Il ventiduenne portoghese terzino destro del Manchester United a Roma verrebbe volentieri. Dopo l’esperienza al Milan fatica a trovare spazio nel Manchester United, e tornerebbe in un campionato dove si era inserito piuttosto bene.

Il club inglese d’altra parte sta cercando di arrivare a Trippier dell’Atletico Madrid, operazione che le consentirebbe di lasciare andare Dalot.

Il problema potrebbe essere la formula, il Manchester sarebbe disposto ad un prestito con obbligo di riscatto a non meno di 15 milioni, la Roma vorrebbe un obbligo vincolato a determinate condizioni e magare limare di qualcosa la cifra per il riscatto.

L’impressione è che l’operazione è già piuttosto avanti, anche perché quello è per la Roma il primo ruolo da puntellare.

Per il centrocampo ritorno di fiamma per Héctor Herrera

La Roma ha assolutamente anche bisogno di un centrocampista di livello, e tra i tanti nomi quello che in questo momento appare favorito è Héctor Herrera

Il centrocampista messicano è in scadenza e non gioca titolare, si potrebbe liberare per una somma abbordabile.

Mkhitaryan potrebbe partire

L’armeno è una delle delusioni più grandi della stagione. Sembra l’ombra del giocatore determinante dello scorso anno. Probabilmente in estate si è fatto un matrimonio non proprio voluto dal giocatore, che ha perso motivazioni e voglia.

Gli obiettivi stagionali sono ancora tutti a portata di mano, è necessario tenere botta fino a gennaio ed intervenire in modo mirato per riconquistare il quarto posto che significherebbe possibilità di intervento più corpose nel prossimo calciomercato estivo.

Calciomercato Roma, Zakaria sempre più vicino

Zakaria a Gennaio?

Denis Zakaria continua a rifiutare Il rinnovo di contratto col Borussia Monchengladbach E se non ci saranno novità già a febbraio sarà libero di firmare con qualunque altra squadra liberandosi a giugno.

la Roma vorrebbe provare ad anticipare i tempi, anche per battere la concorrenza di club prestigiosi interessati a Zaccaria. Tiago Pinto proverà in tutti modi a fare un’offerta per portare il calciatore a Roma già a gennaio, ovviamente Ad un costo di molto inferiore ai 20 milioni di euro che in estate chiedeva il Borussia.

La cifra che i giallorossi metteranno sul piatto per il classe 97 si aggira intorno ai 5 milioni di euro, magari integrata da qualche bonus legato alle prestazioni o alla futura rivendita.

Calciomercato in uscita

Se il mercato della Roma in entrata sarà incentrato sull’acquisto del centrocampista, in uscita potrebbero esserci diversi elementi che non hanno convinto fino in fondo Mourinho.

Sicuramente per un centrocampista che entra ce ne sarà uno che esce. Uno tra Villar e di Diawara saluterà Trigoria visto anche il poco spazio che il tecnico portoghese ha concesso a questi ragazzi, scavalcati dalle gerarchie anche da Darboe. La scelta sarà fatta in base alle opportunità. Si punta ad una cessione a titolo definitivo per i due ragazzi per una cifra che si avvicina a 10 milioni di euro.

Reynolds sarà girato in prestito per avere l’opportunità di giocare e capire se si tratta di un giocatore che potrà tornare utile nel futuro.

Per l’attacco la novità potrebbe essere legata al desiderio di Mayoral di restare in squadra alle condizioni attuali. Il ragazzo ha giocato davvero poco e anche in virtù di quanto fatto la scorsa stagione potrebbe chiedere di essere ceduto. In questo caso la Roma e Mourinho vorrebbero tenere il giocatore, anche perché a Roma in prestito e la sua cessione non porterebbe vantaggi economici. Opportunità di mercato ed accordi con il Real Madrid proprietario del cartellino potrebbero cambiare la situazione. In ogni caso la stagione lunga e presto Matoral potrebbe avere le sue chance per mettersi in mostra e cambiare le gerarchie.

Nzonzi calciomercato

Calciomercato Roma: Ufficiale Nzonzi è un nuovo giocatore dell’Al Rayyan

Steven Nzonzi è un nuovo giocatore dell’Al Rayyan. Dopo mesi di tira e molla finalmente arriva l’ufficialità. Lo comunica lo stesso club qatariota, su Twitter nel profilo ufficiale della squadra. Nzonzi ha firmato un contratto biennale di 3 milioni di euro più benefit a stagione. Nessun incasso, anzi una discreta minusvalenza di 6 milioni di euro per la Roma, che però risparmierà i circa 5 milioni lordi sull’ingaggio che avrebbe dovuto corrispondergli per il contratto in scadenza nel giugno 2022. Non possiamo chiamarlo esattamente lieto fine, ma almeno si alleggerisce il monte ingaggi ed aumenta il margine di manovra in vista del mercato di Gennaio.