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Competizioni

Addio Zaniolo, la perfetta sconfitta di tutti.

Capita raramente, ma succede anche questo, che in un affare alla fine tutti ci rimettano. L’esempio perfetto è il caso Zaniolo, dove tutti si dovranno accontentare, ma avranno meno di quanto sperato.

Nicolò Zaniolo è sembrato a lungo il miglior affare della storia romanista. Arrivato nella capitale come contorno della cessione di Nainggolan all’Inter, dalla quale la Roma ottenne 24 milioni cash più Santon e appunto il giovanissimo Zaniolo valutato appena 4,5 ml. È esploso nel primo anno mostrando dei lampi di classe, forza e furia agonistica che ne hanno decuplicato il valore di mercato e fatto innamorare i tifosi della Roma.

Purtroppo i due brutti infortuni al crociato e i quasi due anni di stop si sono fatti sentire, era prevedibile non rivedere subito lo stesso giocatore che infatti lo scorso anno ha stentato molto. Vero che tutta la Roma non ha fatto bene, tranne che in coppa dove Zaniolo ha firmato la pagina più bella della sua storia romanista con il gol in finale, ma il ragazzo è sembrato molto cambiato nel fisico, troppo muscoloso e meno esplosivo, e soprattutto nella testa.

Questa era la stagione della ripresa, quella in cui tornare ad altissimi livelli, ed invece in campo sembra che non sia mai iniziata, con la testa troppo presa da quel maledetto rinnovo e probabilmente già a Milano che alla fine ha portato alla rottura definitiva, in cui come abbiamo detto, ci perdono tutti, ed alla quale tutti sono riusciti a fare danni.

ZANIOLO, CI RIMETTE LA ROMA

La Roma, lo sappiamo da tempo, non è squadra che può presentarsi dalle big e comprare giocatori fortissimi nel pieno della carriera. La Roma o compra giocatori che in qualche modo devono rilanciarsi, o se vuole avere gli Alisson, i Salah o anche semplicemente i Zaniolo, deve prenderli prima che diventino tali, e quando ci riesce deve capire se può tenerli oppure deve venderli al momento giusto e prendere un sacco di soldi da reinvestire. Con Zaniolo il lavoro si è fermato a metà. Brava (e fortunata) a prenderlo, ma molto male nella gestione. Al netto dell’infortunio nell’ultimo anno il rinnovo è stato gestito male perchè non puoi far capire che il giocatore sei orientata a venderlo per 45-50 milioni, avvicinarti pericolosamente alla scadenza ed offrire a lui un rinnovo di 2,5ml. Il ragazzo dal suo punto di vista giustamente, ti risponde che quello stipendio non è congruo alla valutazione che gli dai, tanto più se ha delle sirene che gli girano intorno. La Roma sperava di fare 45-50, forse erano troppi, ma gestendo meglio avrebbe potuto venderlo al momento giusto per 30-35, evitando di svalutarlo così tanto, oppure puntare forte su di lui e rinnovarlo, tenendosi un giocatore che ad oggi volendolo comprare non può permettersi.

ROMA, CI RIMETTE ZANIOLO

Caro ragazzo, tu ti senti forte forte, ma anche se il potenziale è innegabile tu anche per sfortuna, non hai ancora dimostrato niente. Non è un gol anche se in una finale che ti può far campare di rendita, e se vuoi un certo stipendio devi anche dimostrare di valerlo. Esiste poi anche la parola gratitudine, perchè non avevi un minuto di serie A quando sei venuto a Roma, e questa squadra ti ha lanciato, fatto giocare in europa e ti ha sostenuto e pagato per quasi due anni nei quali non hai potuto dare nulla. Gratitudine ma anche dignità. Rifiutarsi di giocare è quanto di più vile può fare un calciatore, è un marchio che ti porterai a vita. Hai abbassato tu stesso il tuo valore di mercato e anzichè fare le tue richieste in privato hai preferito far degenerare la situazione, e così invece di giocare una stagione ai vertici della serie A, o quantomeno in premier league seppur non ad alto livello ma nel campionato delle star, ti vai a fare mezza stagione in anonimato in turchia, sperando che a fine anno il Milan cacci fuori 30-35 Ml per riscattarti. Che farai manderai altri certificati scritti in turco? Sei riuscito a sprecare il terzo anno consecutivo proprio quando dovevi essere al top.

MILAN, PROBABILMENTE CI RIMETTI ANCHE TU

Non è certo la prima volta che succede, lo avrà fatto spesso anche la nostra Roma, ma andare a corteggiare un calciatore mentre sta in fase di rinnovo con la sua squadra ed al quale manca un anno e mezzo di contratto, è squallido. Il Milan ha provato a prendere un giocatore che caratterialmente ha delle grandi lacune ma che ha mezzi fisici e potenzialità enormi volendolo pagare con le caramelle. Eppure gli sarebbe servito, ora, per provare a tenersi un quarto posto tutt’altro che scontato. Ti serve Zaniolo? Offri il giusto, chiedi prima alla Roma che per un’offerta congrua te lo vende, e magari risolvi un problema. Invece così ti ritrovi che se il giocatore lo vuoi, devi pagare una clausola da 30 ml.

CI RIMETTE ANCHE IL GALATASARAY

I turchi sono quelli che alla fine potrebbero fare l’affare. Prendi un giocatore ad una cifra più bassa del suo valore rischiando di fare una bella plusvalenza a fine anno. Il problema è che noi il ragazzo lo conosciamo, Zaniolo aveva voglia di andare in Turchia quanto di fare una visita rettale di 45 minuti, e tra certificati medici e facce scure rischia di giocare poco e male anche li.

Una brutta storia, che poteva essere gestita meglio da tutti, che ci porta a salutare un giocatore che caratterialmente ci ha deluso, ma che tecnicamente ci serviva come il pane.

felix afena genoa roma

Felix Afena-Gyan alla scoperta del gioiellino che fa sognare Roma

Una spenta ed anonima partita a Marassi si trasforma in pochi minuti in una di quelle partite che potrebbero essere ricordate anche tra 20 anni.

Nella mente di ogni tifoso della Roma si cela il sogno che Genoa Roma 0-2 possa diventare come quel Roma Foggia giocatasi il 4 Settembre 1994 quando un ragazzino di diciotto anni realizzò la prima delle sue 307 marcature in maglia giallorossa.

Avremo tempo per gettare acqua sul fuoco, perché in fondo goal a 18 anni li hanno fatto anche Sadiq ed Okaka, e non sono diventati esattamente Francesco Totti, ma ci prendiamo qualche ora per coccolare il sogno di poter finalmente tornare a parlare di un nuovo “gioiellino” da crescere in prima squadra.

Il fatto è che ieri Felix Afena di goal ne ha fatti due, uno più bello dell’altro, e sono stati come un raggio di sole in un cielo grigio di nuvole. La Roma, reduce da diverse partite che definire deludenti è poco, era arrivata all’ottantesimo di gioco contro un modesto Genoa senza riuscire a scardinarne le difese.

Abraham non era riuscito nemmeno a tirare in porta, Shomurodov si era divorato un gol grande come una casa, e tutto faceva pensare all’ennesima serata deludente. Poi dalla panchina si alza Felix, e tutti, ma proprio tutti ci siamo domandati… “Ma Zaniolo??”. Se la Roma non avesse vinto chissà quante polemiche, con il più grande talento della squadra in panchina e un ragazzino della primavera in campo.

Forse qualcuno più ottimista si sarà ricordato che anche nell’ultima volta che la Roma aveva vinto una partita (Cagliari Roma) l’equilibrio era stato rotto dall’ingresso di questo ragazzino, ma a 18 anni non è che puoi chiedergli sempre di togliere le castagne dal fuoco.

Evidentemente però il piccolo Felix Afena, ghanese con un passato difficile alle spalle, ha la personalità e la grinta giusta per non sentire il peso dell’età, ed al minuto 82 riceve una bella palla da Mkhitaryan e segna un bellissimo goal piazzandola di piatto con la giusta precisione e potenza. Un gol solo in apparenza semplice, ma ne abbiamo visti sbagliare di ben più facili da giocatori navigati. Quando ti arriva quella palla intanto devi avere la freddezza di prendere la decisione giusta, e quindi non spararla di potenza ma di colpire di precisione, e poi devi avere il piede per farlo, tenendola bassa ed infilando lo spazio tra palo e portiere.

Bel gol insomma, sarebbe già bastato. Le feste, gli abbracci con tutti i compagni, la Roma che torna a vincere con il gol di Felix Afena che avrebbe vissuto un bel momento di gloria. Evidentemente però non era abbastanza per diventare leggenda, e così a 10 secondi dalla fine del recupero, Afena si prende una palla sulla trequarti, se la porta avanti un paio di metri e lascia partire un tiro a giro forte, teso, preciso che si infila sotto l’incrocio dei pali. Un goal meraviglioso che trasforma una notte da protagonista nell’inizio di una favola.

Ora caro Felix verrà il difficile, cioè confermarsi. Perché adesso tutti si aspetteranno che tu ad ogni partita farai colpi del genere ed invece non è giusto chiedertelo. La cosa giusta è che torni in panchina, perché ancora non puoi essere pronto per prenderti la Roma, e che quando sarai chiamato in causa entrerai in campo senza strafare perché quei colpi non riescono sempre, ed il vero campione è quello che impara quando è il momento di provarli e quando invece bisogna fare le cose semplici. L’importante per ora è che ci hai fatto vedere che quelle giocate nei tuoi piedi ci sono, ne arriveranno sicuramente altre.

Cresci con calma Felix Afena-Gyan.

Roma Bodo è brutta ma rimediabile

Prima di guardare la partita ieri sera, alzi la mano chi non aveva nel cuore un briciolo di desiderio di vendetta. Una bella goleada ai pescatori di salmone norvegesi ver mettere in pari il pesante risultato di qualche settimana fa. Invece purtroppo le cose non sono andate come sperato. Non solo non abbiamo fatto la goleada ma non abbiamo neppure vinto, complicando le cose nel girone.

La Roma col pareggio di ieri resta seconda, ad un punto proprio dal Bodo Glimt e con uno solo di vantaggio dallo Zorya.

La qualificazione dipende ancora da noi, il primo posto no. La Roma nel prossimo turno affronta proprio lo Zorya all’Olimpico, mentre il Bodo gioca in casa con il Cska. Se vinciamo siamo sicuri della qualificazione, ma per il primo posto dobbiamo sperare che il Bodo pareggi almeno una partita tra CSKA in casa e Zorya (a quel punto speriamo già eliminato)fuori casa.

Non vincere il girone di Conference sarebbe brutto, sia moralmente che a livello di immagine, e obbligherebbe una rosa già corta a fare gli straordinari affrontando una terza classificata ai gironi di Europa League.

Insomma male, ma non sarebbe irreparabile, c’è comunque la concreta possibilità di andare avanti. Inutile piangerci addosso, ora è davvero arrivato il momento di reagire

La Roma aveva iniziato bene la stagione con una bella serie di vittorie, ma nelle ultime 6 partite ha vinto solo la sfida di Cagliari.

Vero è che pesano come macigni una serie di errori arbitrali impressionanti per la continuità. Lazio, Juve, Milan, Bodo… dateci il nostro e sicuramente avremmo raccolto di più. Ma risultati a parte la Roma non sta piacendo.

Paghiamo il pessimo momento di alcuni giocatori importanti come Abraham, Veretout, Mkytarian, e la speranza è che il prossimo ciclo di partite sulla carta non difficilissime sistemi il morale e rilanci una squadra che nel potenziale ha tutto per riprendersi questa stagione, perché è ancora dentro a tutti gli obiettivi.

Roma – Bodo Glimt, 40.000 cuori vogliono vendetta

Questa sera alle ore 21:00 la Roma ritrova il Bodo Glimt. La rovinosa sconfitta per 6-1 di due settimane fa ha fatto sì che questa partita sia diventata importante ai fini della vittoria del girone. La Roma infatti è stata scavalcata proprio dal Bodo, e se vuole riconquistare il primo posto ed evitare spareggi e ripescate dall’Europa league deve solo vincere.

Nella conferenza stampa prepartita Mourinho ha mostrato serenità. Probabilmente uno come lui che ha vinto tutto e soprattutto ha vinto tutte le competizioni più importanti non si emoziona per una sfida europea di serie B.

Tuttavia siamo sicuri che l’umiliante sconfitta rimediata contro gli svedesi faccia sì che giocatori ed allenatore si sentono in debito con i tifosi.

Ben 40.000 romanisti saranno presenti allo stadio celando nel cuore un desiderio di vendetta. Vincere non basterà, bisognerà vincere largamente dimostrando che la partita di andata è stato solo un episodio che non si ripeterà.

La formazione sarà praticamente quella titolare, con Abraham determinato a smorzare sul nascere i primi mugugni ed i primi dubbi sul suo valore. Nelle prossime partite contro avversari sulla carta non irresistibili la Roma ha la possibilità di sistemare la propria classifica in Europa e in Italia, e gettare acqua su qualche polemica di troppo.

Cagliari - Roma, le pagelle

Cagliari – Roma, le pagelle: Tanto cuore, tanto carattere e tre punti che pesano.

Intervista Mazzarri

Ad un certo punto si era davvero messa male. La Roma è andata a Cagliari con la voglia di vincere, ma la prima ora di gioco è stata brutta. Pochissime idee che non hanno creato problemi ad un Cagliari ben organizzato. Nel primo tempo l’unica occasione (e che occasione) ce l’ha il Cagliari che prende una grande traversa. A rompere gli equilibri ci pensa la Roma con una dormita colossale in difesa, con Vina che cicca di testa il rinvio e 1-0 per il Cagliari. Il goal, dopo pochi minuti di sbandamento, ha l’effetto di svegliare la Roma. Anche grazie allo strano cambio di Mourinho che mette in campo il giovanissimo Afena-Gyan a dare supporto allo spento Abraham, la Roma sembra un’altra squadra. Arrivano occasioni con Zaniolo, Mancini, Afena-Gyan, El Shaarawy fino al pareggio di Ibanhez e al fantastico goal su punizione di Pellegrini (che aveva anche messo in pari il conto delle traverse). Avevamo timore di una partita complicata, e così è stato. Ci aspettiamo ora una bella vittoria con il Milan per consolidare una classifica che possiamo definire molto buona.

Le pagelle

Rui Patricio 7 Uno dei fattori della vittoria. Parata strepitosa che lascia la Roma in partita.

Karsdorp 6,5 È in un ottimo momento, corre tanto e lo fa bene in tutte e due le fasi

Mancini 6,5 Solito baluardo difensivo, sfiora il goal per la seconda partita consecutiva, a questo punto pensiamo che se lo tenga per il Milan.

Ibanez 7 Indeciso sul goal preso, decisissimo su quello fatto. Pareggia una partita che si stava mettendo mano.

Viña 5 Cicca il colpo di testa sul goal del Cagliari, il resto invece è un disastro, Spina sbrigati.

Afena-Gyan dal 56’ 6,5 Pur non facendo cose strepitose entra lui e la Roma cambia marcia, sarà un caso oppure la squadra preferisce un modulo con le due punte?

Cristante 6.5 Se lo guardi in faccia non lo diresti mai, ma è un guerriero in campo. Non si nasconde mai, ed è un leader in campo. Continua la crescita.

Veretout 6 In questo momento è l’anello debole a centrocampo. Oggi merita una sufficienza stiracchiata ma noi sappiamo quello che può dare e non è questo.

Kumbulla dal 91’ Sv Mourinho dimostra che si fida, facendogli giocare 5 minuti caldissimi.

Zaniolo 7 mi è piaciuto tanto, quando prende la palla mi fa pensare che può succedere sempre qualcosa. Sfiora il goal, galoppa sulla fascia, e pensare che è ancora lontano dalle sue possibilità.

Calafiori dall’80’ Sv Qualche minuto in cui tiene botta

Pellegrini 7.5 Devo dire che su di lui sto cambiando profondamente idea. Sta sgretolando partita dopo partita tutte le cose che gli si rimproverano. Ora se si mette pure a segnare le punizioni in questo modo…

Mkhitaryan 5 Ancora una volta peggiore in campo, sveglia che abbiamo bisogno del Miki dello scorso anno.

El Shaarawy dal 46’ 6 Fa meglio di Mkhitaryan e non ci vuole molto di questi tempi, però pure dal Faraone vorremmo vedere di più.

Abraham 5.5 Tammy è molto più di quello che stiamo vedendo. Non si riescono a sfruttare le sue caratteristiche se sta in area ad aspettare il pallone, deve dare più profondità. L’impegno ce lo mette, mi da l’idea di essere una bomba che aspetta il momento di esplodere, punto su di lui per la sfida col Milan.

Cagliari – Roma: Tutto da perdere

Turno infrasettimanale che vedrà la Roma affrontare il Cagliari in quella che è considerata la partita facile di questa settimana. In realtà la sfida in terra sarda potrebbe risultare altamente pericolosa. È vero che il Cagliari, penultima in classifica con appena 6 punti tecnicamente non è paragonabile a Napoli e Milan, ma proprio per questo la coscienza della necessità di vincere e la necessità del Cagliari di far punti potrebbero portare ad una partita difficile da giocare.

Il Cagliari del subentrato Mazzarri è una squadra con dei valori superiori all’attuale posizione in classifica nonostante qualche defezione.

Mancheranno sicuramente Dalbert, Walukiewicz e Ceter, mentre sono in forte dubbio Godin Strootman Caceres e Nandez.

Probabilmente la batosta di Bodo avrà insegnato qualcosa, e Mou oltre a schierare la formazione migliore non permetterà altri cali di tensione.

Vincere è imperativo. La Roma nonostante qualche polemica di troppo è quarta in classifica, ma si trova in un gruppone che vede 6 squadre in 4 punti, e con il Milan alle porte non si può rischiare di perdere terreno.

Probabili Formazioni

Cagliari (4-4-2): Cragno; Caceres, Ceppitelli, Carboni, Lykogiannis; Nandez, Strootman, Marin, Deiola; Joao Pedro, Keita Balde All.: Mazzarri

ROMA (4-2-3-1): Rui Patricio; Karsdorp, Mancini, Ibanez, Vina; Cristante, Veretout; Zaniolo, Pellegrini, Mkhitaryan; Abraham All.: Mourinho

Roma - Napoli pagelle

Roma – Napoli, le pagelle: Cuore, grinta e un punto da non disprezzare

Una Roma convincente, prima squadra in serie A a riuscire a fermare il Napoli di Spalletti. Primo pareggio anche per la Roma, e nonostante per come è andata la partita sono due punti persi, si tratta di un risultato da accettare serenamente. Ottima Roma nel primo tempo, Napoli che fa la partita solo nella prima parte del secondo, per poi subire nuovamente le iniziative dei giallorossi che avrebbero meritato il goal. Se proprio bisogna rimproverare qualcosa alla Roma è la mancanza di cinismo sottoporta. Un’occasione colossale per Abraham nel primo tempo ed una per mancini nel secondo che chiedono vendetta. Anche il Napoli avuto la sua grande occasione con colpendo un palo ma complessivamente la Roma ha retto bene.

Le pagelle:

Rui Patricio 6. Non è molto sollecitato ma fa il suo e non fa danni

Karsdorp 7 Molto molto bene. Un treno sulla fascia, attacca e difende con qualità. Nel secondo tempo salva la partita con la respinta sul tiro di Mario Rui a Rui Patricio battuto. 

Mancini 6,5. Partita da 7,5. Annulla Osimhen facendolo sembrare un calciatore normale. Si immola rischiando la pelle finendo con la testa sul palo. Però ha sbagliato un’occasione colossale davanti la porta.

Ibanez 7. Inizio con qualche errore, ma poi si riprende alla grande e porta a termine una gara molto positiva.

Vina 6,5. Partita positiva finita in crescendo, in attesa del ritorno di Spina ci fa stare più che tranquilli.

Cristante 7. Un gigante a centrocampo. Filtro insuperabile e qualità in impostazione. Per Mourinho è imprescindibile e lui oggi ripaga alla grande la fiducia.

Veretout 6. A tratti ho faticato a ricordare che era in campo, la Roma ha bisogno di Veretout ad un livello più alto.

Zaniolo 7. Il nostro giocatore più forte. Devastante con la palla al piede, un mix di potenza e tecnica che fa spavento. E pensare che non è ancora lontanamente al 100%.

Pellegrini 6,5. Più 6 che 7, facciamo 6 e mezzo ma Lorenzo può fare di più, qualcosa di buono si è visto ma sembrava togliere intensità alle iniziative della squadra. 

Mkhitaryan 5. Fuori forma, pochissimi acuti. Lo scorso anno è stato determinante, deve fare di più.

Abraham 5,5 Vale il discorso fatto per Mancini. Un voto in meno per il goal sbagliato. Ha giocato bene con un problema fisico che lo ha limitato. È stato anche leader in campo, ma uno che ha il suo fisico e la sua tecnica deve anche segnare.

dal 66′ El Shaarawy 5,5. Prende il posto di Mkhitaryan, ma non riesce a migliorare il livello in quella posizione di campo.

dal 87′ Shomurodov sv. Nessun acuto in una manciata di minuti.

Mourinho 6,5. Sono stato un po’ critico su alcune frasi di Mou, rispettandone però la competenza. Vista la partita di stasera ha avuto ragione lui, i giocatori remano eccome nella stessa direzione.

Bodo Glimt – Roma, VERGOGNA

Avrei potuto immaginare tutto, ma non che Bodo Glimt – Roma, partita del girone di Conference League potesse entrare nella storia della nostra Roma.

Una partita inutile se vogliamo, anche una sconfitta non avrebbe cambiato quasi nulla nelle sotto del girone. Ma noi no, siamo riusciti a fare molto di più che perdere. Siamo riusciti a farci umiliare, a prendere 6 goal da una squadra che vale forse la serie B italiana.

Solitamente sono contrario a rivoluzionare le squadre con un turnover troppo spinto, perché si perde identità e difficilmente riesci a fare bene. In questo caso invece ho pensato che Mourinho facesse bene, in fondo non si rischiava quasi nulla e tra pochi giorni c’è il Napoli. Non avrei mai immaginato di vedere questo.

Sei goal… come contro il il Barcellona nel 2015, solo che stavolta non c’era davanti Messi, ma un gruppo di ragazzotti volenterosi che non credevano nemmeno loro a quello che stava succedendo.

Tanto per far capire contro chi abbiamo perso, Bodo è una grigia e fredda cittadina dell’estremo nord della Norvegia. Poco più di un paese, 55.000 abitanti, tanti quanti Anzio per far capire le proporzioni.

Per chi non lo sapesse ecco dove si trova Bodo

Aspettiamo le scuse, scuse nei confronti di 400 ragazzi che hanno speso soldi e hanno fatto una trasferta improponibile per vedere questo schifo, ma anche nei confronti di tutti i tifosi della Roma che non ne possono più di vedere imbarcate ed umiliazioni.

Pensavamo che con Mourinho non sarebbe più successo, che si poteva perdere, che non siamo una squadra che può vincere il campionato, ma ci sentivamo garantiti dal punto di vista mentale Invece niente.

Non si può parlare di singoli, e nemmeno tanto di turnover perché la Roma la metà dei goal li ha presi con Abraham, Pellegrini, Mikytarian, Cristante, Rui Patricio, Ibanhez in campo, e questi sono titolari.

Questa onta non si laverà mai, stasera siamo riusciti a far entrare nella storia Bodo Glimt – Roma.

Messaggio per Mourinho: adesso è il momento di farci vedere la differenza tra lo SPECIAL ONE e un allenatore normale, perché altrimenti è inutile parlare di progetti, di futuro. Noi aspettiamo il futuro, siamo pazienti, sono anni che aspettiamo. Ma il futuro non deve passare per questo presente!

Bodo Glimt – Roma, uno scomodo allenamento sull’erba sintetica

Questa sera alle ore 18.45 la Roma scenderà in campo all’Aspmyra Stadionper la terza partita del girone di Conference League.

La squadra norvegese non è uno scoglio insuperabile, tuttavia la gara che ai fini della qualificazione non conta moltissimo, può essere importante per archiviare la pratica europea con tre partite di anticipo. La classifica al momento vede la Roma prima con 6 punti, e al secondo posto c’è proprio il Glimt staccato di due punti. Vincere, oltre che fare il proprio dovere significherebbe portare il vantaggio sulla seconda a 5 punti, ed allora le ultime tre partite del girone consentirebbero un turnover praticamente totale.

Anche stasera comunque scenderanno in campo le seconde linee che dovrebbero essere sufficienti per sbarazzarsi di una squadra che al momento comunque guida la classifica del suo Paese. La speranza è di non dover scomodare qualche giocatore più importante se le cose non si mettessero bene.

La cosa peggiore di questa gara è il viaggio, il fatto di dover giocare su un campo sintetico (con tutte le insidie che ne derivano) e lo sbalzo di temperatura a cui i giocatori si sottoporranno.

Riuscire a sbloccare presto la gara e poterla gestire sarebbe auspicabile per togliere il meno possibile in vista della grande sfida contro il Napoli.

Bodo Glimt (4-3-3): Haikin; Sampsted, Lode, Hoibraten, Bjorkan; Brustad, Berg, Konradsen; Solbakken, Botheim, Pellegrino. Allenatore: Knutsen.

Roma (4-2-3-1): Rui Patricio; Reynolds, Kumbulla, Ibanez, Calafiori; Darboe, Diawara; Perez, Villar, El Shaarawy; Shomurodov. Allenatore: Mourinho.