Fulvio Bernardini – Fuffo
Fulvio Bernardini nasce a Roma il 28 Dicembre 1905. Come si usava allora, allo scopo di guadagnare un anno, viene registrato all’anagrafe il 1 Gennaio 1906.
Soprannominato “Fuffo” o “Professore” (per via della sua laurea in scienze economiche), Bernardini è stato un grande centrocampista che con la maglia della Roma ha giocato ben 294 partite e realizzato 47 goal.
Il capitano delle due sponde del Tevere
L’inizio della carriera calcistica di Bernardini è caratterizzato da alcune scelte poco felici, alle quali ha saputo porre rimedio nel tempo: inizia a giocare a calcio nella Lazio, e come portiere.
Correva l’anno 1919, e il Professore che fino ad allora aveva giocato in porta con l’Exquilia (la squadra del suo quartiere) era intenzionato a sostenere un provino con la Fortitudo. Recatosi al campo trovò però il cancello chiuso, e decise di andare a sostenere il provino alla Lazio.
Alla Lazio restò fino al 1926, giocando oltre 100 partite e indossando anche la fascia da capitano. La sua classe e le sue qualità fisiche lo resero appetibile per le squadre del nord, e così, conteso da Juve ed Inter, scelse di firmare per i nerazzurri con i quali disputò due stagioni segnando ben 27 goal. Si racconta inoltre che notò nelle giovanili un giovanissimo Giuseppe Meazza, e che fece molte pressioni al tecnico Weisz per aggregarlo in prima squadra.
Nel 1928 fu acquistato dalla Roma, ed insieme a Ferraris IV costituì una formidabile coppia di centrocampo, rimasta nella leggenda come l’anima della Roma testaccina.
Bernardini fu il primo grande acquisto della Roma, voluto dal presidente Renato Sacerdoti. Dopo l’accoglienza trionfale ricevuta dai tifosi, diventò capitano giallorosso su richiesta dello stesso Ferraris IV diventato poi suo inseparabile amico.
“A Fù, tu sei er mejo: er capitano fallo tu. E poi, a me, me rompe pure li cojoni”
Ferraris IV
Giocatore molto alto per l’epoca con i suoi 178cm dominava di testa, e oltre a possedere una tecnica raffinata con entrami i piedi (il preferito era il sinisto) ed un naturale fiuto per il goal, aveva un grandissimo senso della posizione, e una visione di gioco che sfruttò successivamente anche nella sua carriera da allenatore.
“Quando eri in difficoltà che cosa è che facevi? A chi passavi il cerino? Palla a Fulvio Bernardini, poi se la vedeva lui”.
Giorgio Carpi
Bernardini allenatore
Fuffo Bernardini oltre ad essere stato un grande calciatore, ha lasciato anche un’impronta indelebile come allenatore. Da tecnico riuscì anche ad avere le soddisfazioni personali che la sua carriera di calciatore non gli aveva dato. Vinse due campionati con Fiorentina e Bologna, ed una coppa Italia con la Lazio. Con la Viola arrivò anche alla finale della Coppa dei Campioni.
Curiosamente come era stato quando era giocatore, anche da allenatore si sedette su entrambe le sponde del Tevere allenando la Roma giovanile nella stagione 1949-50 e la Lazio dal 1958 al 1960.
Riconoscimenti in giallorosso
Nel 1984 Dino viola gli intitolò il centro sportivo di Trigoria, mentre nel 2012 è stato inserito nella Hall of Fame della squadra giallorossa. Non poteva mancare il suo ritratto nella coreografia del derby del 2015 che rendeva omaggio ai grandi capitani romanisti.
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